Jobs Act Autonomi, si poteva fare di peggio, ma bisognava impegnarsi.

Jobs Act autonomi, ovvero la ricorsività degli errori elevata a forma d’arte.

Invece di riparare il mercato del lavoro, si legittima l’uso improprio delle partite IVA, con due risultati eccezionali:
– si legittima il mascheramento del lavoro subordinato
– si sviliscono i piccoli imprenditori come il sottoscritto, che hanno sempre interpretato il loro essere consulenti come un reale modo per fare impresa.

la sola definizione “lavoro autonomo non imprenditoriale” mi farebbe voglia di scendere in piazza.

Caro stato: non mi permetti di acquistare immobili funzionali alla mia professione, mi fai scaricare il 20% dell’auto che uso all’80% per il lavoro, mi metti dei limiti ridicoli sui beni strumentali. Zero incentivi, zero agevolazioni. E io impresa come la faccio? Con i soldi del superenalotto?

Unica cosa buona: le spese per la formazione.

Una cosa fatta così a sacco scrotale, neanche nei paesi del settimo mondo, non del terzo.
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