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A cosa serve un buon form di contatto sul nostro sito Web

I form di contatto sono uno degli strumenti basilari del marketing online, ma spesso sono sottovalutati. Ecco perché dovremmo prenderli in considerazione.

La tecnologia di oggi permette di condurre la comunicazione commerciale su internet quasi in tempo reale. I form di contatto sono un modo semplice, efficace e universalmente accettato per raccogliere i dati di chi è interessato a ricevere informazioni sulla nostra attività o il nostro sito, essere ricontattato e così via.

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Cosa deve avere un form di contatto per funzionare?

Di base, le buone pratiche per creare buoni form sono le stesse di qualsiasi strumento finalizzato a ricevere le informazioni di chi vuole lasciarcele. Deve essere chiaro, semplice da compilare e il più possibile onesto con chi ci legge. Se vogliamo fare del buon marketing online vale la pena di spiegare ai nostri lettori, senza troppi giri di parole, se li contatteremo occasionalmente quando facciamo qualcosa di speciale o se abbiamo una newsletter che inviamo otto volte al giorno.

Inoltre, un buon modulo di contatto dovrebbe anche convincere dal punto di vista del design ed essere allineato con il nostro stile di comunicazione. Se ci serve per prendere spunto, ecco una pagina con alcuni interessanti esempi di form di contatto.

Perché dovremmo usare un form di contatto?

Ci sono diverse buone ragioni, che vanno dalla presentazione (sono molto più professionali di una mail) alla sicurezza (la stessa mail triste lasciata nella pagina è golosissima per chi spamma). Vediamo i principali:

I moduli online danno un tocco di professionalità

Come sempre, l’efficacia di uno strumento si misura anche dalla sua adozione. E noi tutti ci siamo così abituati ai moduli contatto su qualsiasi sito web “moderno” (per usare un termine antico ;) ) che uno senza ci sembra poco professionale e incompleto.

Ci difendono dallo spam (almeno in parte)

Diversi sistemi, per la verità un po’ antiquati, raccolgono gli indirizzi e-mail direttamente dai siti web. Lasciare una mail in chiaro o blandamente mascherata sul sito per essere ricontattati significa finire nelle “peggiori newsletter dei bassifondi” con tanti saluti alle norme sul consenso alle attività di marketing.

Un modulo è una prima difesa contro i bot che inondano la nostra casella di posta. Continueremo a ricevere tutti i messaggi di spam, ma con qualche piccolo accorgimenti li possiamo limitare.

Un buon modo per “ascoltare”

I moduli di contatto permettono agli utenti di raggiungerci in modo facile e veloce e ci permettono di includere anche chi non ha particolare familiarità con la posta elettronica o, sul lato opposto dello spettro, chi non si fida a contattare altri indirizzi direttamente. Con in form di contatto l’utente può decidere quali contatti lasciare, e come ricevere risposta. Si tratta solo di progettarli nel modo giusto.

Inoltre i moduli di contatto permettono di risparmiare tempo (ci vuole meno tempo a compilare un form che a mandare una mail) e sono anche abbastanza flessibili da poter essere usati per diversi scopi, dal semplice messaggio fino all’assistenza tecnica

Sono facilitanti nella raccolta dei contatti

Nel nostro mondo, i contatti sono un bene prezioso e, anche senza ricadere nel mercimonio di bassa lega, avere un buon numero di persone a cui inviare informazioni su quello che facciamo è un buon modo per moltiplicare le nostre opportunità. I moduli di contatto in questo ci possono aiutare, per i motivi già visti sopra.

Se poi vogliamo essere particolarmente persuasivi, possiamo inserire il modulo all’interno di una landing page vera e propria (se non sappiamo come fare qui troviamo un generatore di landing page e moduli di contatto) che ci permette di aumentare ancora le possibilità che le persone decidano di contattarci.

I moduli di contatto sono un buon aiuto

Uno dei temi di cui mi sto occupando molto negli ultimi periodi è l’ottimizzazione, anche delle risorse ma soprattutto del tempo. In questo contesto i moduli di contatto sono il proverbiale win-win, visto che danno la possibilità alle persone di contattarci più facilmente e a noi di gestire i contatti in modo più rapido ed efficiente.

I vantaggi dell’utilizzo dei chatbot

Quando gestisci un’impresa, è importante mantenere i costi il ​​più bassi possibile. Ti aiuta a mantenere un sano margine di profitto e prezzi ragionevoli in modo che i tuoi clienti rimangano fedeli.

A tal fine, è necessario monitorare costantemente i costi aziendali. Se sorgono opportunità che potrebbero ridurle, probabilmente le esaminerai per vedere se potrebbero avvantaggiarti. I chatbot potrebbero essere una di quelle opportunità.

Sebbene esistano da un po ‘di tempo, negli ultimi anni si è assistito a un aumento dell’utilizzo e dello sviluppo dei chatbot in diverse lingue come il chatbot italiano di ChatCompose.

Ma i chatbot sono buoni come sono dipinti? Diamo un’occhiata ad alcuni dei vantaggi e degli svantaggi dell’utilizzo dei chatbot.

Vantaggi dell’utilizzo dei chatbot

1. Servizio clienti più veloce

Uno dei vantaggi dell’utilizzo dei bot è che ti aiutano a fornire un servizio clienti più rapido. Se hai un’attività, possono fornire il servizio clienti sul tuo sito web 24 ore al giorno.

Inoltre, non è necessario dare loro fine settimana, vacanze, ferie o giorni liberi.

Quando i clienti online hanno domande, tutto ciò che devono fare è chiedere al bot sul tuo sito web. Nessuna attesa per un essere umano per la ricerca perché le risposte sono solo poche sequenze di tasti.

2. Maggiore soddisfazione del cliente

Un altro vantaggio è che i tuoi clienti saranno più soddisfatti. Quando ricevono risposte soddisfacenti e un servizio tempestivo, saranno più felici, compreranno di più e torneranno.

3. Riduzione dei costi di manodopera

L’uso dei chatbot ti dà un vantaggio quando cerchi di mantenere bassi i costi. Dal momento che non devi pagare i benefici per i dipendenti, possono costare meno di quanto pagheresti a un dipendente.

Naturalmente, costi di manodopera inferiori si traducono in maggiori profitti per la tua azienda. Alla fine, questo significa più soldi in tasca.

4. Varietà di usi

I chatbot possono essere utilizzati in più di un caso d’uso. Puoi usarli per gli ordini dei clienti, il servizio clienti e la pubblicità, solo per citarne alcuni.

Svantaggi dell’utilizzo dei chatbot

1. Risposte limitate per i clienti

Sebbene l’utilizzo di chatbot possa fornire un servizio clienti più veloce in generale, non sono perfetti.

Quelli più semplici possono avere solo risposte limitate per i clienti. Pertanto, non tutti i clienti riceveranno le risposte che stanno cercando.

Per contrastare questo problema, è una buona idea addestrare continuamente il bot. Per ulteriori informazioni, leggi Come addestrare il tuo bot con le risposte.

2. I clienti potrebbero sentirsi frustrati

Poiché molti chatbot lavorano con un database limitato, non possono improvvisare. In altre parole, se si confondono, la conversazione potrebbe svolgersi in cerchio. Ciò può portare a clienti frustrati.

Il gergo e il sarcasmo si perdono in un chatbot. I clienti che lo utilizzano potrebbero non ottenere i risultati sperati e necessari.

3. I chatbot possono essere costosi

I chatbot più complessi che risolvono alcuni dei problemi sopra descritti possono costare più di quelli semplici.

In alcuni casi, i chatbot con più funzionalità possono costare di più. Ciò sconfigge parte dello scopo di un chatbot, che è quello di risparmiare denaro.

L’installazione può essere costosa a causa delle ore di lavoro e dei test coinvolti. Certo, si può imparare, ma ci vuole tempo. Per mitigare questo problema, puoi scegliere un piano che includa supporto e formazione.

4. Non tutte le aziende possono utilizzare i chatbot

Mentiremmo se dicessimo che tutte le aziende possono usarli. Alcune aziende sono troppo complesse perché i chatbot siano pratici.

Cercare di programmare tutte le diverse domande o possibili scenari in una tale circostanza sarebbe costoso. Inoltre, le ore che ci vorrebbero lo renderebbero irrealizzabile per l’azienda.

È vero che l’utilizzo dei chatbot in alcune aziende è un buon modo per ridurre i costi e aumentare i profitti. Ma devi considerare tutti i pro e i contro prima di aggiungerli alla tua attività.

Come scaricare i video da Tik Tok senza marchi o watermark

Scaricare i video da Tik Tok, per archiviarli o condividerli nuovamente su altri social, è molto semplice. Basta Affidarsi a un servizio esterno.

Ci sono diverse ragioni per scaricare i video da Tik Tok. Magari vogliamo ricondividere quello che abbiamo postato su altri social, o magari vogliamo semplicemente archiviarlo. Per farlo esistono diversi sistemi e anche alcuni servizi online.

Scaricare i video da Tik Tok. Missione possibile?

Partiamo dalle basi: come tutti i social, anche il colosso cinese ama i walled garden, cioè tenta con qualsiasi mezzo (lecito, ovviamente) di tenerci all’interno della sua piattaforma. Ecco il motivo per cui non esiste un semplice tasto download per scaricare i video.

Bisogna anche dire che scaricarli significa, in molti casi, infilarsi nel proverbiale ginepraio costituito dalle licenze d’uso, dal fair use e da tutte queste altre amenità. In ogni caso, se siamo sicuri di poterlo fare, è tecnicamente possibile scaricare i video da Tik Tok.

Il problema è che la maggior parte dei sistemi noti sono piuttosto laboriosi, cioè richiedono svariati passaggi tecnici, che rendono la procedura piuttosto frustrante.

L’alternativa è ricorrere a servizi di daownload, ma anche qui spesso la questione diventa faticosa: diversi siti infatti offrono il servizio, ma hanno limiti o inseriscono un watermark nei filmati scaricati.

Un nuovo servizio per scaricare i video da Tik Tok

Fra i siti che permettono di scaricare i video da Tik Tok, ssstiktok.io, sponsor di questo articolo, è uno di quelli nati più di recente, e punta tutto sulla facilità di utilizzo.

Tutto quello che dobbiamo fare è collegarci alla home page del sito, che è in inglese o in spagnolo, e inserire il link di un post su Tik Tok nel campo accanto alla voce Download, poi fare click sul tasto Download, appunto.

Come ottenere il link di un video di Tik Tok

La parte più complicata del lavoro è trovare il link del video. Per la verità se usiamo il sito ufficiale di Tik Tok è piuttosto semplice: basta copiare la URL del video che stiamo guardando.

Se usiamo la App la cosa è più complicata, ma possiamo usare questo semplice video per capire come fare:

Per chi avesse fretta, si tratta semplicemente di usare la funzione Condividi presente in ogni video. Fra le opzioni troveremo copia link, che è appunto quello che ci serve.

Scarichiamo il video da Tik Tok

Una volta che ci siamo “armati” con il link, possiamo finalmente scaricare il video da Tik Tok. Una volta che ci siamo collegati a ssstiktok.io e abbiamo inserito l’indirizzo del video, non dobbiamo fare altro che fare click su Download e scegliere il formato.

Infatti il sito ci permette di salvare sia il filmati in formato MP4, sia il solo audio in formato MP3.

Il sito web funziona sia da computer sia da dispositivi mobili, ma se dobbiamo o vogliamo scaricare molti video esiste anche la possibilità di scaricare la App da Google Play Store (al momento non esiste per iPhone). La App non si integra con Tik Tok, la procedura rimane invariata, ma ci permette di conservare una libreria dei video scaricati

Mac Pro 2006 in bootcamp con WIndows XP

Recensioni: Mac Pro, La Grande Mela

Quando serve la potenza, il PC “tradizionale” può non essere sufficiente. Apple ci presenta la sua soluzione basata sui potenti processori Xeon

Pubblicato su Computer Magazine 118, ottobre 2006

Una nota, prima di iniziare: trovo molto divertente l’idea di rispolverare questo vecchio articolo proprio nel giorno di lancio del nuovo Mac Pro, se non altro per capire come, in “soli” 13 anni, le cose cambiano :)

Le soluzioni inaspettate spesso sono le migliori. Apple ha una lunga tradizione in merito all’innovazione, soprattutto per la sua capacità di “osare” dove gli altri hanno bisogno di lunghe riflessioni. La nuova versione di Mac Pro è l’ennesima dimostrazione di questa filosofia. La cosa più interessante è sicuramente la dotazione in termini di processore: ben due Intel Xeon 5160 dual core a 3.000 MHz ciascuno. Una caratteristica che ci fa capire fin da subito la vocazione di questo potentissimo PC

Ben equipaggiato

Ormai la qualità delle finiture dei computer Mac è talmente famosa che quasi non fa più notizia. In ogni caso trovarsi davanti a un computer così ben rifinito è già una gioia per gli occhi. Anche il sistema di apertura del case denota una cura per i particolari sempre più rara da trovare. Una volta messi gli occhi all’interno notiamo come anche i criteri di costruzione siano diversi dal PC come siamo abituati a vederlo.
Il sistema di montaggio ci permette di effettuare operazioni come l’espansione della memoria comodamente senza bisogno di armeggiare fra cavi e periferiche, utilizzando un comodo sistema di bloccaggio che non richiede cacciaviti. Al di la delle considerazioni sull’aspetto e le soluzioni costruttive, anche la dotazione è di quelle nate per offrire una potenza spaventosa. Oltre ai già citati due processori Xeon, troviamo due Gigabyte di memoria DDR2 a 667 MHZ e un disco fisso Serial ATA da 250 GB. Come sempre quando ordiniamo il nostro computer usando il negozio online di Apple, www.apple.it, possiamo configurare il nostro computer e portarlo alla “spaventosa” quota di 16 GB di RAM e 500 GB in ciascuno dei quattro alloggiamenti disponibili.

Uso completo

Un’aspetto importantissimo dei computer Apple è senza dubbio il sistema operativo. OS X 10.4 “Tiger” è perfetto per spremere ogni stilla di potenza da un computer come Mac Pro. Soprattutto grazie al supporto nativo per le applicazioni a 64 bit, che nei processori della famiglia Xeon trovano il campo più favorevole possibile.
La dotazione in termini di collegamenti e accessori ci permette di sfruttare senza timore qualsiasi periferica o dispositivo. Cinque porte USB 2.0 e due FireWire 400 sono più che sufficienti, considerando che possiamo sistemare all’interno in fase di montaggio tutto quello che ci serve. Sono presenti anche due porte FireWire 800 ottime per i dischi fissi più veloci e per le videocamere più potenti, anche se in generale la loro diffusione è ancora limitata.
Anche il comparto video non teme confronti. La configurazione provata da Computer Magazine disponeva di una scheda video Radeon X1900 di Ati equipaggiata con 512 MB di RAM. Grazie alla doppia uscita DVI è perfetta per collegare due monitor. In questo caso Apple continua a non deluderci. I nuovi Apple Cinema HD Display sono eccezionali sia in termini di design sia in termini di qualità dell’immagine. Se non temiamo la spesa possiamo procurarcene due e godere di un’area di lavoro complessiva di 3.840 x 1200 pixel.

Potenza da spavento

Per confrontare la potenza di Mac Pro con quella dei tradizionali PC basati sul sistema operativo Windows Computer Magazine ha sfruttato la versione più recente di Boot Camp, il software che permette di installare il sistema operativo di Microsoft sui Mac. (Windows XP! del resto era il 2006… NdKappa).

Mac Pro 2006 in bootcamp con WIndows XP
In una immagine d’archivio ;) un Mac Pro del 2006 in bootcamp con WIndows XP

I risultati in campo 3D sono di tutto rispetto. Con un punteggio di 379 si avvicina molto al record, ottenuto con un computer dotato di due schede video di ultima generazione. Anche se la vocazione di Mac Pro è senza dubbio quella dei più impegnativi programmi di grafica e montaggio video, i videogiochi 3D di ultima generazione ci regaleranno senza dubbio grandi soddisfazioni.
Il punteggio in ambiente Office è pari a un “modesto” 221, ma merita alcune considerazioni. Prima di tutto Windows XP non sfrutta le operazioni a 64 bit, vero punto di forza dei processori Xeon, poi il sistema Boot Camp è ancora in beta e molti dei driver forniti possono ancora essere migliorati. Già così si tratta comunque di un punteggio che ci permette di usare qualsiasi applicazione. Anche se usare Windows come sistema operativo principale su un computer di questo tipo non è sicuramente la scelta migliore che possiamo fare. Unico neo di Mac Pro è il prezzo, decisamente impegnativo anche considerando l’estrema potenza e la qualità delle finiture.

Massimiliano Monti

In definitiva

Potenza impressionante, qualità delle finiture ottima e soluzioni tecnologiche coraggiose sono le solide basi su cui si appoggia Mac Pro. Dedicato a chi non teme un nuovo sistema operativo e ha bisogno di prestazioni di livello elevatissimo

Pro
Tecnologia innovativa
Ottime finiture
Potente

Contro
Costo elevato

Voto 92

VISTO DA VICINO

I processori
Due potentissimi Xeon 5160 dual core a 3.000 MHz si trovano perfettamente a loro agio con il sistema operativo OS X 10.4 Tiger che ne sfrutta appieno la capacità di calcolo a 64 bit.

Il Monitor
La qualità dei monitor Apple è sempre stata invidiabile e raggiunge livelli ancora più alti con i nuovi Apple Cinema HD Display. Quello provato da Computer Magazie è la versione da 23 pollici capace di una risoluzione di 1.920 x 1.200 punti.

La memoria
Anche se la dotazione del modello provato da Computer Magazine è pari a 2 GB, Mac Pro è in gradi di accettarne fino a 16. Il sistema operativo a 64 bit permette di superare il limite teorico di 4 GB imposto dai registri a 32 bit.

Il sistema operativo
OS X 10.4 Tiger riesce a sfruttare appieno la potenza di calcolo di Mac Pro. Nei test effettuati si è “mangiato” più di 400 MB di immagini elaborandoli contemporaneamente in un batter d’occhio.

Potente e ignoto

I processori Xeon di Intel fanno parte di quella categoria di oggetti dei quali spesso si parla ma il discorso non viene quasi mai approfondito. I primi modelli di Pentium Xeon risalgono al 1998. Da sempre si tratta di processori derivati dai più comuni Pentim ma dotati di una maggiore quantità di memoria cache, una maggiore affidabilità e il supporto per l’architettura a processori multipli. Oggi si tratta di CPU che si collocano nella fascia intermedia fra i nuovissimi Core 2 dedicati ai desktop e i potentissimi Itanium dedicati ai grandi server aziendali. In particolare gli Xeon della famiglia 5000 dispongono di 4 MB di cache di secondo livello e di un FrontSide Bus a 1.000 o 1.333 MHz.

Guardiamo dentro a Mac Pro

Sulla parte posteriore di Mac Pro si trova una comoda leva per sganciare il sistema di bloccaggio. Tiriamola con un po’ di forza. Ricordiamoci di spegnere il computer e scollegare la corrente prima.

Rimuoviamo la paratia laterale spostandola leggermente e poi scostandola verso l’alto. Prepariamoci perché all’interno vedremo una soluzione costruttiva molto diversa da quella a cui siamo abituati.

Per aggiungere o rimuovere la memoria non dobbiamo fare altro che sbloccare la scheda di alloggiamento e farla scorrere lungo le slitte per muovere i moduli senza fatica. Una soluzione analoga la troviamo anche per i dischi fissi.

Collegamenti per tutti
Anche la disposizione delle porte USB e Firewire denota l’attenzione per le finiture tipica dei prodotti Apple. Notiamo la doppia scheda di rete e i collegamenti audio del tipo s/pdif perfetti per i migliori diffusori.

Scheda tecnica

Processore
2 x Intel Xeon 5160 dual core a 3.000 MHZ FSB 1.333
Memoria
2 GB DDR2 667 MHz
Scheda madre
Con chipset Intel
Disco fisso
250 Gigabyte Serial ATA
Scheda video
Ati Radeon 1900 XT con 512 MB DDR3 2x DVI
Monitor
Apple Cinema HD Display 23 pollici 1.920 x 1.200
Accessori
5x USB 2.0, 2x rete Gigabit, Scheda di rete Wireless, Bluetooth, 2 x Firewire 800, 2 x Firewire 400, masterizzatore SuperDrive DVD-DL 6x, DVD+-R/RW 16x/6x, CD-R/RW 24x
Programmi
OS X 10.4 Tiger, iLife’06
Garanzia
2 anni

Pubblicato su Computer Magazine 118, ottobre 2006

In primo piano: Avivo contro Purevideo

Le schede video non servono solo per il 3D. Ati e Nvidia offrono anche soluzioni per migliorare la resa di filmati e DVD. Scopriamole.

Pubblicato su Computer Magazine 118, ottobre 2006

I più recenti accorgimenti per migliorare la qualità dell’immagine si possono vedere solo utilizzando dispositivi di elevata qualità.

Ati Avivo

La tecnologia Avivo è stata introdotta con l’ultima generazione di schede video Ati basate sul nuovo chipset R520. Queste sono note anche come serie X1000 visto che il loro nome inizia sempre con questa dicitura.
Della serie X1000 esistono modelli per tutte le esigenze. Dalle più economiche X1300 adatte ai portatili alla potentissima X1950 in grado di soddisfare anche i più appassionati videogiocatori. Avivo è comunque una tecnologia relativamente giovane e per questo offre tutti gli accorgimenti necessari per utilizzare al meglio i prodotti presenti sul mercato. Oltre alla possibilità di collegare schermi ad alta definizione, risulta interessante la funzione di transcodifica che permette di trasformare i nostri video in qualsiasi formato, compresi quelli dei dispositivi portatili come iPod o Playstation Portable per averli sempre con noi. La relativa gioventù di questa tecnologia rende alcune funzioni perfezionabili, soprattutto per quello che riguarda il supporto dei driver.

Funzioni utili

Anche il mondo delle periferiche video è profondamente cambiato, anche per quello che riguarda l’applicazione con i PC. Se un tempo vedere un computer collegato a un proiettore o a una TV era abbastanza raro, oggi è praticamente all’ordine del giorno. Per questo motivo la tecnologia Avivo comprende gli accorgimenti necessari per ottenere il meglio da qualsiasi tipo di periferica video.
Un altro aspetto molto importante per Ati è la possibilità di collegare numerosi dispositivi al PC. Grazie alla compatibilità con Xilleon, un potente sistema di gestione di input e output che permette il collegamento di qualsiasi tipo di sorgente. In questo modo possiamo collegare al nostro computer videocamere, decoder, schermi ad alta risoluzione o qualunque altro dispositivo con la sicurezza di ottenere sempre il meglio.

In definitiva

La tecnologia Avivo ha raggiunto il mercato da poco con l’intenzione di rimanerci a lungo. Le funzioni offerte sono senza dubbio interessanti, anche se alcune non vengono ancora sfruttate in tutto il loro potenziale.

Pro
Molte funzioni
Transcodifica
Elevata qualità

Contro
Potenziale inespresso

VINCE

Nvidia Pure video

Nvidia ha sempre dimostrato di capire molto bene il mercato e le sue esigenze. L’introduzione della tecnologia Purevideo a partire dalle schede della serie 6000 lo dimostra. Ricordiamo infatti che questa serie è disponibile sul mercato da tempo e quindi anche le schede meno recenti dispongono già di questa serie di accorgimenti. Alcuni fra i modelli meno recenti, ad esempio quelli della serie 6100, la supportano solo in parte. Questa scelta da un lato è ottima per la salvaguardia dei nostri risparmi, ma d’altro canto genera un po’ di confusione durante l’acquisto. Possiamo comunque fare riferimento alla pagina www.nvidia.it/page/pure video_support.html per verificare le funzioni supportate dai vari modelli.
Per quello che riguarda la gestione delle diverse caratteristiche, le ultime versioni dei driver Forceware offrono tutti i controlli necessari per migliorare la resa dell’architettura Purevideo a seconda della potenza del computer e delle periferiche utilizzate.

Soprattutto qualità

La scelta di Nvidia nello sviluppo della sua tecnologia Purevideo sembra essere orientato soprattutto alla qualità delle immagini piuttosto che al numero di funzioni offerte. Tutte le caratteristiche presenti infatti sono pensate per migliorare la resa durante la riproduzione di filmati e DVD, oltre al collegamento di monitor e TV di alta qualità.
Proprio per questo motivo è previsto il supporto per i collegamenti HDMI, che alcuni produttori hanno iniziato a sfruttare. Le principali caratteristiche di Purevideo non sono un vantaggio solo quando si tratta di vedere filmati o DVD. Buona parte delle soluzioni per migliorare l’immagine vengono applicate anche durante gli altri utilizzi, ad esempio mentre stiamo giocando. In questo modo è possibile ottenere una migliore qualità dell’immagine con un minore lavoro da parte del processore grafico principale, con un migliore impiego della potenza di calcolo.

In definitiva

Purevideo offre un ottimo supporto per migliorare la qualità dell’immagine con qualsiasi sorgente. Non sono disponibili molte funzioni aggiuntive, probabilmente per una scelta da parte dello sviluppatore.

Pro
Ottimo impiego della potenza
Supporto HDMI

Contro
Poche funzioni aggiuntive

PERDE

Il confronto

1° Round: La potenza

Avivo è una tecnologia pensata per le schede video di ultima generazione. Sfrutta al massimo i processori grafici dedicati, soprattutto con i codec più recenti, come il potentissimo H.264, lasciando il processore libero per altre applicazioni.

Vista la compatibilità anche con schede non recentissime, Purevideo deve fare i conti con i possibili limiti di calcolo. Per questo motivo alcune operazioni, ad esempio le decodifiche più complesse, gravano maggiormente sulla CPU.

2° Round: La qualità

Come capita quasi sempre, le tecnologie più recenti sono migliori. In questo caso Avivo si avvantaggia di una maggiore qualità in quasi tutti i campi, dalla definizione del colore alla riduzione dei disturbi.

Anche se le prestazioni in termini di qualità sono più basse rispetto al concorrente, la tecnologia Purevideo offre comunque un buon livello di riproduzione video. Le differenze si possono vedere solo con i sistemi più costosi.

3° Round: Il software

Anche se Ati ha fatto degli enormi passi avanti negli ultimi anni, i driver di supporto per le schede video continuano a essere il vero punto debole. Addirittura le prime versioni per Avivo non erano in grado di sfruttarne tutte le potenzialità.

Un prodotto è composto da hardware e software. Grazie a questa filosofia Nvidia riesce a sfruttare al meglio i propri prodotti e garantire una maggiore stabilità del sistema anche con applicazioni particolarmente esigenti.

4° Round: Le funzioni

L’idea alla base di Avivo è quella di creare un ambiente adatto a qualsiasi applicazione video. Interviene anche durante l’acquisizione e la condivisione dei filmati, ad esempio per trasferirli su dispositivi di terze parti.

La tecnologia Purevideo è nata per migliorare l’esperienza durante la riproduzione dei filmati in particolare e l’uso del computer in generale. Tutte le funzioni disponibili sono pensate per aumentare la qualità video.

5° Round: La diffusione

Dal momento che è disponibile solo sulle schede video di ultima generazione, la tecnologia Avivo può essere utilizzata solo da chi ha acquistato un computer da poco o ha effettuato aggiornamenti di recente.

Le schede video della “serie 6” di Nvidia sono disponibili sul mercato dal 2004. Per questo motivo sono molte le persone che possono sfruttare i benefici di Purevideo che derivano da semplici aggiornamenti dei driver.

Ecco il vincitore

Nel complesso del confronto, la tecnologia Avivo di Ati risulta superiore. Dobbiamo però renderci conto che molte delle caratteristiche che decretano questa vittoria sono dedicate ai più esigenti e si possono vedere solo con sistemi di altissima qualità. Nvidia si difende bene soprattutto grazie ai suoi driver, tradizionalmente più stabili e funzionali.

Pubblicato su Computer Magazine 118, ottobre 2006