lezioni di SEO risorse

Le mie lezioni di SEO: prima di tutto, un po’ di risorse

Una selezione delle risorse che consiglio ai miei allievi quando tengo lezioni di SEO e di web marketing in generale.

Che io nasca come insegnante ECDL non è un mistero, ma nel corso degli anni ho avuto la fortuna di poter insegnare le materie più disparate, dal marketing online per radio e web radio, alla comunicazione digitale per aziende, passando per il social media marketing fino ad arrivare al web marketing, che come spiego spesso non è altro che un termine ombrello per racchiudere una infinità di discipline diverse. Negli ultimi anni, sia per necessità, sia per un “richiamo della Foresta” difficile da spiegare, mi sono avvicinato sempre più alla disciplina SEO, che naturalmente cerco di trasmettere ai miei allievi ogni volta che ne ho l’occasione. Il motivo per cui la SEO mi affascina sarà oggetto di un post, prima o poi, per ora dico solo che la trovo così vicina all’enigmistica da avere un fascino tutto suo.

Per la verità, le mie lezioni di SEO sono un po’ fuori dai parametri

Prima di tutto perché abitualmente mi occupo solo della parte di creazione dei contenuti: la mia filosofia è di lasciare a ognuno fare il lavoro che sa fare meglio, e nella parte tecnica, quella di ottimizzazione on-page, ci sono persone ordini di grandezza avanti a me. All’interno dei gruppi di lavoro che frequento e/o ai quali insegno, utilizzo due definizioni, che probabilmente faranno alzare più di un sopracciglio ai puristi: SEO editoriale è diventato il termine ombrello per tutto quello che riguarda i contenuti, mentre SEO tecnica riguarda tutti gli aspetti di ottimizzazione, dal codice al server passando per il design. Non sarà il massimo, ma aiuta a capirsi rapidamente e rende abbastanza bene l’idea delle due macro-categorie di maggiore influenza. Ma sto divagando.

Secondo alcuni, la SEO Editoriale è principalmente una questione analitica. Purtroppo, con un DNA da giornalista pubblicista, non posso fare a meno di pensare che l’apporto umano sia decisivo. Ne parlerò più diffusamente, ora semplifico per estremi.
Se devo fidarmi della mia esperienza diretta, come questo blog e diversi contenuti che ho “seminato” in Rete, c’è un aspetto ineffabile che sancisce il successo di un contenuto, che sia un articolo o un video: la mano di chi scrive.

Lezioni SEO o lezioni di giornalismo? Un po’ e un po’…

Ci sono i contenuti formalmente perfetti da ogni punto di vista SEO, e poi ci sono i contenuti che si leggono, guardano, gustano volentieri. E questi sono gli unici che funzionano davvero. Spesso anche sfuggendo alle regole formali. Gli esperti hanno provato a canonizzare questi aspetti chiamandoli in mille modi, da sentimentcustomer satisfaction passando per zeitgeist.

Lezioni di SEO gatti

Lezioni di SEO cheap #1: inserisci immagini per catturare l’attenzione.
Lezione di SEO cheap #2: usa il sentiment.
La rete pensa che i gatti siano carini, mettendo insieme questi due suggerimenti farò sicuramente qualcosa di buono vero? O forse no?
Eppure, secondo le statistiche…

 

Io semplifico moltissimo, limitandomi al campo della parola scritta, dicendo durante le mie lezioni SEO (SEO per modo di dire!) che i contenuti destinati al successo sono quelli che si leggono volentieri o, come amo riassumere in un hashtag, #writeforhumans.
La sfiga è che bisogna saper scrivere bene, e non è una cosa che ci possono insegnare le statistiche, le metriche o le analisi.

Cercherò di tenere aggiornata questa shortlist seguendo alcune semplici regole per mantenerla davvero short:

– Il primo vince: se due feed riportano lo stesso contenuto, quello meno aggiornato viene eliminato al “terzo strike”.

– Dentro uno, fuori uno: se dovrò aggiungere nuove fonti, sostituiranno una di quelle vecchie, tipicamente la meno interessante o quella che ha già qualche “strike”.

– Meglio intero e meglio completo: i feed che presentano solo l’anteprima o il testo incompleto saranno i primi a essere sostituiti.

Però, almeno dal punto di vista degli aggiornamenti, delle informazioni più importanti, dei comportamenti degli utenti e di quello che conta davvero ci sono infinite risorse. Per esempio, uno dei “testi” più attuali in materia, e che tornerà ancora più attuale nei mesi a venire, è un vecchio articolo di Moz che cita “Il ranking SEO numero uno è la soddisfazione“. E’ del 2013 ma al di là dei tecnicismi specifici del periodo è di una attualità quasi sconfortante. E qui arriviamo al punto: cosa deve fare l’aspirante esperto SEO per essere sempre aggiornato e non impazzire? Da quest’anno, a uso e consumo dei miei allievi, ho creato una shortlist di siti da tenere sott’occhio, raccolti insieme grazie alla potenza di Inoreader e dei buoni, vecchi e sempre efficaci Feed RSS. Contiene quello che secondo me è il meglio, dal punto di vista della qualità degli articoli, di tutto quello che viene scritto a livello internazionale e italiano: primi fra tutti i “miei eroi” di Moz, poi SEMRush nelle due versioni, SEOZoom, Ahrefs e così via. La riporto qui sotto per comodità, ma la potete trovare anche su Inoreader con il nome di Kappa SEO shortlist.

L’indirizzo RSS è: https://www.inoreader.com/stream/user/1005627480/tag/Kappa%20SEO%20shortlist

Mentre il codice per chi la volesse includere a propria volta è:

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