Esercizi ECDL per fare pratica

Esercizi ECDL per fare pratica

Gli esercizi ECDL vanno eseguiti prima dell’esame o basta studiare i libri di testo? Dipende da cosa volete fare del vostro patentino…

Nel mondo dei computer è fondamentale affiancare a qualsiasi tipo di nozione acquisita in via teorica una sana dose di pratica e questa regola generale è quanto mai valida per il superamento degli esami, per i quali vengono caldeggiati un buon numero di esercizi ECDL. Anche se…

Esercizi ECDL: secondo le buone pratiche servono

In sede d’esame infatti il tempo concesso per la compilazione del questionario relativo ad ogni modulo è limitato e viene misurato con massima precisione. Eseguire degli esercizi a casa per far pratica in vista dell’esame ECDL è quindi una scelta molto saggia.

Al momento in cui si decide di voler conseguire la patente europea per l’uso del computer è bene sapere fin da subito quale livello di preparazione si intende raggiungere.

Questo, almeno, è quello che vi direbbe un buon insegnante ECDL, e anche quelli che cercano di cavarsela come il sottoscritto ;)

Tuttavia, la struttura estremamente formale (“da patente di guida” come ripeto spesso in classe) fa si che uno dei “segreti inconfessabili” del sistema ECDL sia proprio questo: gli esami si possono superare anche senza fare esercizi pratici, ma è una pessima idea, per diversi motivi.

Prima di tutto perché il desiderio di acquisire dimestichezza con i mezzi informatici che dovrebbe essere una priorità per chiunque nel 2017, soprattutto per chi ha deciso di (o si è trovato a dover) colmare le proprie lacune con un percorso come quello della Patente Europea. Ma questo non è che il motivo più “scolastico”.

Evitare gli esercizi ECDL prima dell’esame ha senso?

Sinteticamente: no, è una scelta insensata. Anche se lo studente pigro e furbetto che alberga in ciascuno di noi ci illude del contrario, è molto più faticoso elaborare artifici e soluzioni “alternative” che non studiare semplicemente per l’esame e prepararsi con qualche buon esercizio. In parole più crude, chi pensa di fare il furbo in realtà non è per niente furbo perché farà più fatica, sarà più stressato e rischierà di più. Insomma, il gioco non vale la candela. Chiarito questo, veniamo al punto.

L’ECDL si articola in moduli, alcuni obbligatori altri a discrezione dello studente. Scegliendo tra un ventaglio abbastanza ampio di argomenti, è possibile ritagliare la propria formazione su reali necessità o sui veri interessi di chi consegue l’ECDL.

Il livello base prevede il superamento degli esami relativi a 4 moduli ECDL, sostenere il test per ogni modulo ECDL costa allo studente 30 Euro, ma numerosissimi corsi convenzionati includono nel costo di iscrizione un “voucher” o “ticket” per poter dare l’esame.

Come si svolgono i test ECDL

Per ogni modulo si affronta un esame ECDL che consiste nella compilazione di un questionario che richiede diversi tipi di risposte in un lasso di tempo predeterminato. Vengono concessi 35 minuti per il primo modulo, 45 minuti per tutti i moduli successivi al primo.

I test ECDL vanno sostenuti dai candidati in uno dei moltissimi test center ECDL distribuiti in maniera capillare in tutta Italia e, naturalmente, attraverso un PC.

Perché è importante la simulazione dei test ECDL

Dal momento che il fattore tempo è determinante tanto quanto la correttezza delle risposte nel superamento degli esami ECDL, è di fondamentale importanza acquisire dimestichezza con il sistema prima di arrivare in sede d’esame.

In particolare i questionari contengono domande a risposta secca, risposta multipla, associazione e trascinamento. E’ davvero molto utile quindi imparare a non trovarsi spaesati davanti alle diverse schede, capendo al volo quali sono le operazioni da eseguire senza perdere secondi preziosi.

Per ogni modulo, esercizi ECDL appropriati

Gli studenti che intendano far pratica durante lo studio per verificare la propria preparazione troveranno on line materiale specifico, basato sugli argomenti relativi a ogni modulo.

Sul sito Simulazione ECDL sono disponibili on line un certo numero di test per ognuno dei moduli previsti dalla Nuova ECDL.

Una valida alternativa è Informaquiz, che dedica agli esercizi della Nuova ECDL una sezione specifica. Questo software opera in maniera casuale, pescando dai questionari utilizzati negli anni passati un tot di domande per ogni modulo. Anche il sito Ufficiale di AICA mette a disposizione alcuni esercizi, maggiormente finalizzati alla pratica e quindi a ottenere la giusta padronanza di ciascuno degli argomenti. Possiamo trovarli come sempre nella sezione Preparati all’esame, alla voce ECDL Full Standard Sample Test. L’esercitazione completa è disponibile in una cartella compressa in versione Microsoft Office (download) e in versione OpenOffice (download).

Questi esercizi sono particolarmente importanti per chi non intende fermarsi alla certificazione, ma intende approfondirla in modo da poterne trarre un vero profitto nella propria vita professionale. Naturalmente il mio consiglio, per tutti è di fare pratica con questi esercizi e con tutti quelli che vi possono capitare a tiro. L’uso degli strumenti digitali, infatti, si può imparare davvero solo con la pratica continua.

Esame ECDL con Windows XP: è ancora possibile?

Alcuni giorni fa, parlando con un caro amico, mi ha raccontato di aver patito le pene dell’inferno nel cercare di aiutare una sua conoscente, perché questa si stava preparando all’esame ECDL con Windows XP. E lui, per aiutarla, ha dovuto creare una macchina virtuale apposita con tutte le complicazioni del caso.

Perché ci sembra così strano usare Windows XP per l’ECDL?

Il primo motivo è il più banale: è un sistema operativo nato 16 anni fa. Per i tempi dell’informatica, un’era geologica, e anche per le persone, non è che si scherza. Se lo usate su un computer che è stato comprato con questo sistema operativo, significa che ha, nella migliore delle ipotesi, dieci anni. Che sono tanti per un’auto o uno scooter, figuriamoci per uno strumento tecnologico.

La seconda e più importante ragione è che anche Microsoft ha interrotto qualsiasi supporto a Windows XP l’8 aprile 2014. Significa che da almeno tre anni questo sistema operativo è abbandonato a sé stesso, senza nessuna manutenzione o aggiornamento.

Quindi, affrontare l’esame ECDL con Windows XP significa, di fatto farlo su un prodotto ben oltre la fine della carriera e soprattutto decisamente obsoleto. Che per una certificazione che dovrebbe agevolare l’inserimento nel mondo del lavoro sembra un controsenso.

esame ECDL con Windows XP

Wikipedia ci ricorda quanto è “vintage” Windows XP

Esame ECDL con Windows XP, è possibile?

A giudicare da quello che possiamo leggere sulla pagina ufficiale delle software suite, si, è possibile. La pagina è aggiornata al 12 aprile 2017, ed elenca espicitamente Windows XP in molti dei moduli. Attenzione però, perché le cose cambiano se ci rivolgiamo alle pagine ufficiali del sito europeo. Per esempio, visitando quella che si riferisce al modulo Computer Essentials, non troviamo più WindowS XP fra i software, ma solo le versioni successive. Sembrerebbe, insomma, che a livello europeo il sistema operativo più datato per conseguire la certificazione ECDL sia Windows 7. Il dubbio, quindi, è legittimo. Lo studente ECDL italiano che armato di buona volontà e una certa passione per il vintage si sia certificato ECDL nel 2017 con Windows XP, vedrà la sua competenza riconosciuta a livello europeo?

Windows XP nel 2017, il rovescio della medaglia

Ora, dal mio punto di vista,effettuare il test ECDL con Windows XP, o con qualsiasi altro sistema operativo non ha poi tutta questa differenza, anzi: XP, proprio perché più datato, è più spartano e in alcuni casi permette ai neofiti di capire meglio cosa si muove “sotto al cofano” e alcuni principi di base. Certo, è come andare a scuola guida con una Uno del 1985, ma, come si direbbe in campo automobilistico, così si impara a sentire il motore. Vero o falso che sia, rimane che per comprendere i principi di base come copia / incolla, file e cartelle e per levarsi il timore di usare i computer, può essere una soluzione accettabile. Non eccezionale, ma accettabile. Quindi, fermo restando che secondo la fonte ufficiale in Italia ci si può certificare ECDL su Windows XP, rimane un problema: Windows XP sopravvive su meno del 9% dei computer installati al mondo, secondo Net market Share. Quindi, la domanda più che lecità e: che senso può avere imparare a usare il computer su una piattaforma di minoranza?.

esame ECDL con Windows XP

 

La questione del test ECDL con Windows XP ne solleva altre

La risposta non è semplice, e ci mette di fronte a una serie di bivi. Perché se da un lato è vero che i sistemi operativi moderni offrono una infinità di funzioni in più, è anche vere che la vita digitale delle persone si svolge sempre meno dal PC. Ad eccezione dei contesti lavorativi, infatti, l’uso del PC è sempre più relegato ad appassionati e a chi ha un hobby specifico (fotografia, montaggio video). La mia esperienza mi dice che gli altri spesso fanno quasi tutto dal telefono o dal tablet e, anche se usano il PC, di rado si allontanano dalle web App e dal browser.

Il primo problema, dunque, sarebbe quello di dividere l’approccio per il mondo del lavoro, che per la verità abbiamo sempre inteso come obiettivo principale di ECDL, da quella che è la “cittadinanza digitale”, cioè l’opportunità anche per chi non deve usare in Digitale e Internet per lavoro, di accedere alle opportunità di questo mondo.

Qualcosa in questo senso, nel mio piccolissimo, ho cercato di fare nell’imprinting del progetto #Biellainclude e, nonappena questo riprenderà, sarà senza dubbio la strada da seguire. Se dovessi fare una previsione, domani vedo ECDL come risorsa professionale per tutti gli ambiti in cui l’uso del Digitale è strumentale alla professione (il più classico degli esempi: la figura dell’impiegato amministrativo), e un altro tipo di corsi per una sorta di “educazione civica digitale” (si, #Biellainclude, penso a te ;) ). Per la verità anche in seno a ECDL, in particolare a livello europeo, sembra che alcune cose si stiano muovendo in quella direzione. Ma sto divagando.

ECDL, Windows XP, Open Source e così via

Uno dei problemi principali di ECDL è sempre stato quello di doversi confrontare con un mondo in cui il 90% del mercato è rappresentato da prodotti unici per marca. Il sistema operativo più diffuso è un prodotto commerciale, il pacchetto per l’ufficio più diffuso anche, e così via. Per questo, uno dei fronti aperti più complicati è proprio il fatto di conciliare questo con l’universalità dell’insegnamento. E, per ora, l’idea sembra essere sempre stata quella di favorire la produttività e la possibilità di inserimento nel mercato degli allievi, favorendo le piattaforme più diffuse. Per esempio, la versione Open Source della certificazione ECDL esiste, ma trovare una sede in cui conseguirla è decisamente più impervio. Questo genera buona parte delle idiosincrasie. Perché, se ragioniamo sui dati di diffusione, le cose si fanno ancora più complicate.

Se Windows XP, globalmente esiste ancora sul 9% delle piattaforme, infatti, chiunque frequenti qualche azienda, sa che spesso, nel tessuto produttivo italiano, le cose possono essere diverse (giusto per fare un esempio, proprio ieri mi sono state chieste informazioni su un computer equipaggiato con windows 98). Quindi, il problema “commerciale”, sembra essere senza soluzione: Innovare e preparare gli allievi al futuro o condannarli a imparare anche un sistema operativo “maggiorenne”?

ECDL, Windows e il futuro: una possibile soluzione

Come ribadisco da tempi non sospetti, una possibile soluzione c’è, ed è il proverbiale uovo di colombo, che nasce da una semplice osservazione:

perché a scuola guida non ci sono gli stessi problemi?

Molto semplice: perché in quel campo sono previsti degli standard! Non importa la marca o il modello di auto, ma per circolare in Europa deve avere alcune caratteristiche di base: comandi, impianto ottico, tipo di motore e così via.

Semplificando in modo estremo (le cose sarebbero molto più complesse), basta applicare lo stesso principio: una possibile strada sarebbe quella di identificare alcune funzionalità indispensabili e creare uno standard che ne fissi i criteri. Per assurdo che possa sembrare pensiamo a questo: dover disporre di frecce e fanali non ha mai limitato la creatività dei designer di auto.

Inoltre, spesso, nel mondo digitale gli standard “di fatto” già esistono. Qualche esempio? Grassetto e corsivo negli editor di testo, l’uso del tasto destro, il copia / incolla.

Semplificando estremamente il discorso, basta codificarli meglio e renderli universali. Con i formati di file le cose sono andate “quasi” bene, riuscire a farlo per le applicazioni potrebbe essere un buon segnale di maturità.

E ci libererebbe per sempre dai problemi di obsolescenza per le certificazioni ECDL, i test center e le piattaforme di insegnamento.

ECDL: come funziona la certificazione

ECDL: come funziona la certificazione

ECDL è la certificazione che attesta la capacità di utilizzare i mezzi informatici a 5 diversi livelli. Questi ultimi vanno da ECDL Base a ECDL Profile, che costituisce l’apice della preparazione offerta dalla Patente Europea.

Nata nel 1997, l’ECDL, o Patente Europea per il computer, è riconosciuta in 148 Paesi e si inserisce in un più ampio programma di alfabetizzazione informatica che a livello mondiale viene messo in atto grazie alla coordinazione tra oltre 24.000 luoghi di formazione accreditati.

Questo significa che l’ECDL è una certificazione ampiamente spendibile a livello professionale, in Italia ma soprattutto all’estero. Un aspetto molto importante ma che viene spesso sottovalutato infatti, è che si tratta dell’unico tipo di certificazione riconosciuto adatto a chi deve utilizzare il computer senza essere un tecnico. Per chiarirsi, immaginiamo per esempio la tradizionale figura dell’addetto di segreteria o dell’impiegato amministrativo, che usano il computer quotidianamente, ma senza dover effettuare, per esempio, configurazioni o riparazioni.

Chi dovrebbe prendere l’ECDL? Praticamente tutti. L’idea che soltanto coloro che lavorano a stretto contatto con un computer abbiano il dovere di saperlo utilizzare è ormai obsoleta, con buona pace di chi ancora è convinto che i computer “non servano” o siano utili solo in ambiti specifici. Ormai ogni ufficio ne è dotato, ma non solo: il computer è entrato, per esempio, anche nelle officine meccaniche, ormai da anni.

In particolare, beneficiano di vantaggi nelle proprie graduatorie di competenza studenti, docenti e ricercatori universitari, personale ATA, dipendenti della Pubblica Amministrazione e dipendenti aziendali.

ECDL: come funziona l’iscrizione? Quanto costano i corsi?

La Patente Europea per l’Uso del Computer in Italia viene completamente gestita dall’AICA (associazione italiana per l’informatica e il calcolo automatico), che opera a livello capillare sull’intero territorio italiano appoggiandosi a un grosso numero di istituti certificati come Test Center.

I Test Center certificati AICA sono stati geolocalizzati in maniera che si possa facilmente individuare il più pratico da raggiungere.

Presso i Test Center si deve acquistare la Skill Card, dal costo di 90 Euro. In aggiunta, ogni modulo costa all’esaminando 30 Euro aggiuntivi che andranno pagati di volta in volta.. Queste tariffe salgono del 30% se il candidato non è uno studente ma un lavoratore. Prima di iscrivervi, però, il mio consiglio è quello di prendere informazioni presso i centri di formazione come Enaip Piemonte per esempio, con il quale collaboro da anni. L’Unione Europea infatti mette a disposizione numerosi fondi grazie ai quali è possibile fare corsi a costi bassissimi, e in molti casi questi includono anche le skill card necessarie per fare gli esami. Di solito la direttiva più interessante in questo senso è la formazione continua individuale, o FCI, che permette i lavoratori di seguire i corsi pagandone solo una quota minima, mentre il resto viene stanziato dall’Unione Europea.

Un consiglio: la Formazione Continua Individuale, o FCI, è disponibile per moltissime categorie di lavoratori e ci dà la possibilità di fare corsi interessanti a costi bassissimi, non solo nel campo informatico. Fate una ricerca per la vostra zona per vedere quello che mette a disposizione il territorio e avvantaggiatevi di questo diritto che conoscono in pochi. In alcuni casi i corsi possono essere anche gratuiti.

Dal momento che AICA si occupa solo degli esami e non svolge alcuna attività formativa, un candidato può seguire un qualsiasi corso di formazione che ritenga idoneo, oppure presentarsi all’esame da privatista, formandosi autonomamente su libri di testo consigliati.

Il costo e la durata dei corsi oscillano a seconda dell’ente che li istituisce e del numero di ore in cui si articolano. A livello puramente orientativo il costo di un corso ECDL oscilla tra i 500 e i 1500 Euro.

Il costo dei libri di testo e di qualsiasi altro tipo di materiale didattico si intende a carico del candidato, ma è possibile cavarsela con meno di un centinaio d’Euro anche per i livelli più alti di formazione.

ECDL: come funziona la formazione? La flessibilità dei moduli a scelta

La certificazione ECDL Base viene raggiunta superando i test relativi a 4 moduli, quella Standard aggiungendo a quelli di base 3 moduli a scelta dello studente. Anche la certificazione Full Standard richiede il superamento di 7 test, ma i 3 aggiuntivi vengono stabiliti da AICA.

Il livello ECDL Advanced si raggiunge aggiungendo alla certificazione Full Standard un modulo Advanced a scelta, l’ECDL Expert superando i test relativi a 3 moduli Advanced, sempre a discrezione dello studente.

Come per ogni esame che si rispetti il materiale didattico è diviso in libri di testo (a cui viene associato un CD – ROM di presentazione) e dispense di approfondimento.

Il sito ufficiale suggerisce diversi libri di testo ma online è possibile trovare anche svariati libri ECDL gratuiti in formato PDF: se vi servono, potete consultare il mio post di qualche tempo fa, che tengo aggiornato con frequenza (quasi!) periodica.

ECDL: come funziona l’esame?

Inutile specificare che gli esami della Patente Europea per il Computer si svolgono su PC in uno dei Test Center.

Si tratta di una serie di domande a risposta multipla. Per superare il primo modulo uno studente ha 35 minuti di tempo, mentre sono concessi 45 minuti per i test dei moduli successivi.

Naturalmente, a parte lo studio, la simulazione dei test ECDL è fondamentale, soprattutto per prendere confidenza con il meccanismo. Come ho già scritto in un altro post, su Matematicamente.it e su una serie di altri siti è possibile scaricare ebook relativi a ogni modulo ed esercitarsi nella loro compilazione rapida.